Quando il Campo diventa spettacolo

Le feste di piazza tra XVII secolo e inizi del XVIII secolo

Silvia Nerucci

Piazza del Campo è senza dubbio tra i complessi monumentali più ritratti di Siena. Nel corso dei secoli pittori, disegnatori, ma anche semplici viaggiatori e turisti, l’hanno raffigurata sfruttando ogni angolazione e ogni tecnica pittorica. La piazza è stata – ed è tuttora – luogo di eventi civili e religiosi, basti pensare, ad esempio, alle celebri rappresentazioni di san Bernardino che predica in piazza del Campo immortalate da Neroccio di Bartolomeo Landi o da Domenico Beccafumi. Ma è forse nella sua funzione teatrale, quando cioè si trasforma in teatro che accoglie feste, spettacoli e giochi, grazie alla presenza di una sorta di cavea e quinte sceniche naturali, che la piazza offre a chi la osserva, ieri come oggi, il suo lato più vibrante e gioioso.

La sezione che qui presentiamo offre una carrellata di alcune testimonianze grafiche[1] conservate nel Gabinetto disegni e stampe della Biblioteca relative proprio ai giochi, alle feste e alle “carriere” che si svolgevano in piazza. Immagini che sono fonti inesauribili di informazioni non solo riguardanti il costume e le tradizioni ludiche popolari senesi – tra le quali il Palio la più importante – ma anche l’evoluzione e le trasformazioni della piazza come complesso architettonico.



[1] Le stampe fecero parte della sezione di grafica dedicata all’iconografia e alla topografia senese allestita agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso nel Museo civico. Dopo lo smantellamento di questa sezione del museo negli anni ’70, le incisioni tornarono alla sede originaria, ossia la Biblioteca comunale degli intronati. Oggi sono conservate nel Gabinetto Disegni e Stampe della Biblioteca.