Coniuntiones et oppositiones luminarium anni Salvatoris nostri 1505

Un calendario a stampa degli inizi del secolo XVI

I calendari prodotti ai primordi dell’ars artificialiter scribendi erano generalmente stampati su fogli sciolti. Spesso ornati da ricche cornici di legni xilografici, che raffiguravano immagini dei corpi celesti, segni zodiacali, ritratti di santi, di papi o di astronomi, contenevano anche proverbi e consigli sui comportamenti da adottare nei vari momenti dell’anno in merito, ad esempio, all’alimentazione o ai salassi. Purtroppo, come per tutte le pubblicazioni di uso quotidiano e di larga lettura, questi documenti furono quasi sempre caratterizzati da un facile deterioramento e da un’esistenza effimera

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Disegni firmati di Crescenzio Onofri

e il “senso sonoro del paesaggio”

L’album E.I.4 contiene una preziosa e rara selezione di disegni di paesaggio. I fogli sono ancora completamente incollati alle carte azzurre del registro composto nel corso dell’Ottocento e giunto in Biblioteca nel 1886 con legato testamentario di Giuseppe Porri.

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Libro d’ore

“best seller del Medioevo”

Il libro d’ore è stato per eccellenza il libro di preghiera destinato alla devozione privata per almeno tre secoli dal XIV al XVI secolo; tipologia libraria che nasce per i laici su imitazione del breviario, il libro di preghiera del clero, testimoniando il passaggio dalla preghiera orale a quella interiore, personale e silenziosa.

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“SCRIPTUS PER ME …”

Una selezione di sottoscrizioni di copisti dai manoscritti della Biblioteca comunale degli Intronati

Prima dell’invenzione della stampa l’attività di copia dei manoscritti era legata alla figura del copista. Il colophon, o sottoscrizione, termini di norma usati indifferentemente come sinonimi, è il breve testo con cui lo scriba conclude il proprio lavoro di trascrizione: poche parole per lasciare una traccia di sé.

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