Tractatus de Ordine fratrum et sororum de Paenitentia s. Dominici / Thomas Antonii Naccii de Senis
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Tractatus de Ordine fratrum et sororum de Paenitentia s. Dominici / Thomas Antonii Naccii de Senis
Responsabilita' principale
Thomas : Antonii Naccii de Senis, Bartholomaeus : Dominici de Senis
Data
1401-1410
Luogo
Venezia
Descrizione fisica
66 (pp 1-132) carte : Membr. ; mm 297 x 213 (p. 49)
Note generali
Rubrica iniziale "Incipit tractatus quidam super informacione originis et processus ac plenarie approbacionis et confirmacionis status fratrum et sororum ordinis de penitençia sancti Dominici fundatoris et patris Ordinis fratrum predicatorum"; rubrica iniziale della II parte (pp. 37b-122b) "Incipit processus plenarie approbacionis et confirmacionis Ordinis et status fratrum et sororum de poenitencia beati Dominici faciens ad complementum supradicti tractatus ..."; inc. "Postquam per nos supradictos fratrem magistrum Bartholomeum ... Item cum postmodum pervenisset supradictus generalis magister Ordinis Praedicatorum"; il testo relativo alla III parte del trattato (pp. 122b-132b) è mutilo e giunge fino alla lettera di indulgenza concessa da Bernardo, arcivescovo di Tebe, con queste parole: "... qui dictam religionem intraverint in eadem" (p. 132b), 1. pp. 1a-132b Thomas Antonii Naccii de Senis, Tractatus de Ordine fratrum et sororum de Paenitentia s. Dominici. Inc.: Ad evidenciam aliqualem habendam et informatorum status fratrum et sororum de penitencia sancti Dominici... Si quidem in octavo capitulo prime partis legende cuiusdam venerabilis virginis beate C(atherinae) de Senis sorores supradicti status et habitus quam legendam composuit (mutilo; Laurent, Tractatus de Ordine, 2-160 linea 30)
Note di provenienza
La prima unità è riconducibile allo stesso copista veneziano cui si deve anche la copia dei mss. T.II.1, T.II.4, T.II.5 e verosimilmente proviene dallo scriptorium allestito nel convento veneziano dei SS. Giovanni e Paolo da Tommaso Caffarini. L'unità, mutila come infatti denuncia il richiamo sull'ultimo foglio (p. 132), offre alcuni marginalia dovuti al Caffarini, ad es. a pp. 1, 107, 121. Si ritiene che il Caffarini abbia scritto la Regula tra il 1402 e il 1407 (cfr. bibl.) data compatibile con l'informazione offerta da un'aggiunta al margine inf. di p. 107 che è convalidata dal maestro Bartolomeo Tebaldi di Orvieto, lettore nel convento veneziano nel 1410. Altre postille, soprattutto nei primi 12 fogli, di mano del teologo senese Gregorio Lombardelli (m. 1613; per l'identificazione della mano cfr. ms. A.V.14, c. 170r ritenuto autografo)
Rilegato con
Padre
9917415208203300
Note all'esemplare
Fascicolazione: 1-6(8); 7(10); 8(8) Fascicolazione: Il fasc. 7 è un quaterno con aggiunta di un bifoglio nella prima metà (pp. 99/102); segnatura a registro a-h Inizio fascicolo lato carne Richiami orizzontali entro decorazioni eseguite a penna Impaginazione: 25 [200] 72 x 31 [59 (14) 59] 50 - rr. 39/ll. 38 (p. 49r) Rigatura: a inchiostro, a colore le linee di giustificazione Scrittura: littera textualis Decorazione: Iniziale figurata a p. 1; iniziale filigranata a p. 37, 122 (più tarda); rubricato - La miniatura iniziale raffigura un domenicano (forse Caffarini) con la cappa nera, il cappuccio rialzato in testa e un libro in mano Paginazione moderna (sec. XVIII)
Collocazione
T.II.8
Livello del manoscritto
unità codicologica