Homiliarium liturgicum
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Homiliarium liturgicum
Possessori e provenienza
Abbazia di San Salvatore a Isola O.S.B., Abbazia di Sant'Eugenio O.S.B. Siena
Data
[1100-1150]
Descrizione fisica
I, 224, I' carte : Membr. ; mm 349 x 240
Note generali
Homiliarium liturgicum, cc. 1ra-171vb Proprium de Tempore. Inc.: In illo tempore -- Textus huius evangelicae narrationis (Pascha - dominica XXIV post Pentecosten)., cc. 171vb-224vb Proprium de sanctis. Inc.: In illo tempore -- Erigenda est nobis fratres ad Deum (ss. Filippus et Iacopus - S. Andreas, mutilo). | Le omelie sono tratte da Ilario, Beda, Agostino, Ambrogio; molte sono adespote. Alle cc. 208ra-208rb una mano leggermente posteriore ha trascritto le letture per la festa di s. Giovanni apostolo. Alle cc. 209ra-216ra è inserita la Dedicatio ecclesiae.
Note di provenienza
Il manoscritto già appartenuto all'Abbazia di S. Salvatore a Isola, come attesta la nota di possesso a c. 1r "Iste liber est abatie de Insula" (sec. XIII) dove presumibilmente è stato anche realizzato, è pervenuto dal monastero di S. Eugenio: sul margine inf. di c. 1r è la nota di possesso: "Iste liber est monachorum Congregationis Sanctae Iustinae de Padua ordinis Sancti Benedicti deputatus ad usum monachorum in Sancto Eugenio prope Senas habitantium signatus numero 25" (sec. XV.2). Seguono alcune note moderne: l'indicazione che il codice è mutilo e la data d'ingresso alla Biblioteca Comunale, 1811; più sotto una mano moderna, a matita, ha notato la segnatura attuale con la specificazione "/ 954". Sul contropiatto anteriore è incollato un foglio cartaceo con l'indice del volume (sec. XV).
Note all'esemplare
Numerazione moderna perlopiù sbiadita e talora ripresa a penna; della c. 224 rimane solo un frammento. Fascicolazione: 1-28(8) Impaginazione: 24 [268] 57 x 14/7 [73 (20) 75] 7/44 - rr. 34 / ll. 35 Decorazione: Iniziali decorate con elementi vegetali (viticci, fiori e foglie stilizzati) integrati con motivi zoomorfi (teste di animali fantastici; es. a cc. 127v, 160v, 168v, 196v, 204r); rubricato. Le 62 iniziali miniate sono seguite da c. 171v da lettere disegnate a contorno e solo in minima parte colorate in rosso minio a dimostrazione che la decorazione è avvenuta in più fasi e probabilmente procedendo con un colore alla volta. Klange Addabbo ne attribuisce l'esecuzione a un ambito artistico periferico toscano, collocandola oltre il periodo primitivo e cioè nella prima metà del sec. XII. Scrittura: minuscola carolina Legatura di restauro, su assi e dorso in pelle. I margini inferiori di molti fogli, asportati, sono stati risarciti dal restauro moderno.
Bibliografia
Ilari, Indice, 1846 ; V, 222 ; Censimento dei codici, 1970 ; 1081-1082 ; Klange Addabbo, Codici miniati, 1987 ; 35-39 ; Gorman, Fate of the libraries, 2005 ; passim ; Gorman, Codici della Badia Amiatina, 2007 ; passim
Collocazione
F.III.13
Livello del manoscritto
descrizione esterna