[Rituale et Missale]
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
[Rituale et Missale]
Possessori e provenienza
Salvi, Agostino Maria <rettore ; fl. 1637>, Casa della Sapienza <Siena>
Data
[1151-1200]
Descrizione fisica
II, 96, II' carte : Membr. ; mm 250 x 168
Note generali
Rituale et Missale, cc. 1r-5r Ordo ad baptizandum, cc. 5v-28r Ordo ad visitandum et reconciliandum infirmum, cc. 28r-31v Ordo defunctorum, cc. 31v-51v Officium defunctorum, cc. 51v-52r Praefatio communis, cc. 52v-55r Canones, cc. 55v-61r Missae pro defunctis, cc. 61v-76v Missae votivae, cc. 77r-83r Commune sanctorum, cc. 83v-90v Missae speciales, cc. 90v-94v Ordo ad benedicendum, cc. 95r-95v Missa pro furto, cc. 96r-97v Orationes (mutilo)
Note di provenienza
Il manoscritto, di ambito senese, per il suo contenuto (articolata presenza di messe e ordines particolari, tra cui il rito della benedizione della sposa) ha probabilmente avuto in origine un utilizzo in ambito ecclesiastico piuttosto che monastico. Le sue guardie membranacee provengono da un libro di conti appartenuto alla Casa della Sapienza, riutilizzati entro la legatura del codice appunto come carte di guardia: a c. Ir si legge "Entrata e Uscita del Sig. Cav.re Austino Maria Salvi, rettore, 1665"; Agostino Maria di Giulio Salvi venne eretto Rettore della Sapienza nel 1637 (cfr. Klange Addabbo, Codici miniati, 1987, p. 118 no. 1). Il manoscritto presenta notazioni di mani posteriori (secc. XIII-XV) ai margini delle cc. 35v, 37rv, 38r, 60v e 96r. A c. I'v è incollato un foglio cartaceo con l'indice del codice redatto nel sec. XVIII; a c. IIv nota di consistenza del codice e titolo di mano del bibliotecario Lorenzo Ilari (sec. XIX): "Carte 96, mutilo. Manuale sive rituale secundum ritum r. cu. Sec. XIII". Nell'inventario compilato da Giuseppe Ciaccheri (Indice primitivo, mss. Z.I.15-Z.I.16), il manoscritto corrisponde alla voce con segnatura XXIX D 39 a cc. 257r-258r (ms. Z.I.16) Sul dorso è un cartellino con la segnatura precedente, riferibile alla Biblioteca comunale, ma precedente a quella 'attuale "12F5" (letta dall'alto in basso).
Note all'esemplare
Il codice è più precisamente collocabile cronologicamente, sulle base delle osservazioni di Klange Addabbo (cfr. bibl.), sul finire del sec. XII. Numerazione moderna (se. XIX); la prima carta di guardia posteriore è cartacea; entrambe le guardie iniziali e la seconda finale (c. II' che prosegue nella controguardia), membranacee, sono di recupero da un libro di conti in origine appartenuto alla Casa della Sapienza (cfr. Note di provenienza). Fascicolazione: 1-12(8); i fascicoli presentano i richiami, non tutti visibili a causa della rifilatura. Impaginazione: 17 [175] 58 x 23 [101] 44 - rr. 23/ll. 23; rr. 48/ll. 12 - 12 righi (c. 40r) Notazione musicale: Neumi, rigo del fa in rosso. Decorazione: il codice è decorato da tre iniziali miniate appartenenti al tipo geometrico toscano (cc. 1r, 52r, 52v); la decorazione dei fiori, in particolare a c. 52r, indicherebbero un ambito senese come probabile luogo di produzione del codice ( cfr. Klange Addabbo, Codici miniati, 1987, p.117). Scrittura carolina con aggiunte sui margini in scrittura gorica es. (cc. 37v-38r). Legatura moderna (sec. XIX) in cartone maculato; dorso in pelle, come in F.VI.9 e F.VI.15. I primi 5 fogli sono laceri lungo il margine esterno con parziale compromissione del testo: il manoscritto non è in buone condizioni conservative per quanto concerne il primo fascicolo.
Bibliografia
Ilari, Indice, 1846 ; V, 75 ; Ebner, Quellen und Forschungen,1957 ; 254-255 ; CLLA, 1968 ; nr. 284 n.1 ; Censimento dei codici, 1970 ; 1086 ; Klange Addabbo, Codici miniati, 1987 ; 115-118, tav. LXXXVI
Collocazione
F.VI.8
Livello del manoscritto
descrizione esterna