Graduale. Sequentiarium
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Graduale. Sequentiarium
Possessori e provenienza
Ciaccheri Giuseppe
Data
[1176-1200]
Descrizione fisica
141 carte : Membr. ; mm 273 x 177
Note generali
1. Graduale (acefalo, lacunoso e mutilo), cc. 1r-4r Proprium sanctorum (s. Valentinus - Annuntiatio Virginis), cc. 4v-75v Proprium de tempore (Dominica in Septuagesima - Octava pentecosten), cc. 76r-100v Proprium sanctorum (ss. Marcellinus et Petrus - s. Andreas), cc. 100v-107r Commune sanctorum, cc. 107r-130r Proprium de tempore (Dominica I post Pentecosten - Dominica XII post Pentecosten), cc. 130r-130v Missa pro defuncto, 2. cc. 131r-141v Sequentiarium (acefalo, lacunoso e mutilo). | Sequentiae in festivitatibus diversis
Note di provenienza
Varie ipotesi sono state avanzate dagli studiosi circa l'origine e la provenienza del codice. Vittorio Lusini, nel suo studio sul Duomo di Siena, ritiene il Graduale come appartenuto alla Cattedrale, insieme all’Antifonario I.I.7, senza però indicarne la primitiva origine, che Bannister studiando il manoscritto, come testimonia la nota sul contropiatto posteriore, riferisce al monastero di Nonantola, datandolo al sec. XI ex.-XII in.. L'ipotesi dell'origine nonantolana è ritenuta inverosimile, trovando riscontri in area toscana, probabilmente senese, sia per notazione musicale sia per la miniatura. Lo stesso Garrison propone una provenienza toscana, probabilmente senese, e una datazione al terzo quarto del secolo XII (contropiatto post.). Avvalora l'origine senese, ma con influssi aretini, l’inclusione nel Santorale di S. Donato, S. Bartolomeo, S. Maurizio e S. Martino, ai quali erano dedicate a Siena altrettante chiese, e di S. Genesio, di culto francese e collegato alla Francigena. Panti, inoltre, nota che il codice presenta aspetti liturgici in accordo con le celebrazioni della cattedrale senese, quali risultano dall’Ordo Officiorum del ms. G.V.5. Sono stati rilevati, inoltre, vari aspetti contenutistici che potrebbero spiegarsi con un'origine collegabile all'Abbazia di S. Salvatore a Isola (in proposito cfr. la sezione Origine in https://www.rammses.it/manoscritto/f-vi-15/). La provenienza senese, dal monastero di S. Eugenio, è l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi (cfr. Bannister, Stablein, Panti in bibl.). Sul dorso tracce di un cartellino con parte della precedente segnatura: "17.F" (sec. XIX); a c. 1r la firma "G. Ciaccheri" (sec. XVIII.2).
Note all'esemplare
Klange Addabbo (Codici miniati, 1987, p. 136) data il manoscritto all'ultimo quarto del sec. XII. Dal punto di vista paleografico la stesura del testo sembrerebbe anteriore, riferibile al sec. XII prima metà. Cartulazione antica ma non coeva alla scrittura del codice, in numeri romani alle cc. 1-139 (XXXIII-CLXVIIII), posizionata al centro sup. recto. Questa numerazione, sebbene errata in più luoghi, dimostra che il codice è mutilo e lacunoso: XXXIII-XXXVII; XXXVIIII-LXXIII; LXXXII-CLII, CLII-CLXVIIII. Un’altra numerazione in cifre arabe è stata apposta sul margine sup. destro lato recto quando ormai alcuni fogli erano già caduti. Fascicolazione: 1-16(8); 17(2); 18(11). Segnatura dei fascicoli da V a XXII; manca un fasc. tra le cc. 40 e 41, dopo il fasc. 5; il fasc. 17 è costituito dal bifoglio esterno di un fasc. segnato come XXII (il fasc. 16 è segnato XXI); l'ultimo fascicolo è formato da 11 fogli non solidali fattiziamente riuniti ma provenienti dallo stesso codice. Impaginazione: 13 [203] 57 x 17/6 [103] 6/45 - rr. 49/ll. 12 - 12 tetr. Scrittura: minuscola carolina Notazione musicale: Neumi in sistema tetralineare, in rosso riga del fa Decorazione: Iniziali decorate; iniziali semplici; rubricato. Le iniziali miniate si avvicinano al tardo stile geometrico, con decorazione prevalentemente vegetale (cc. 4v, 48v, 68v, 71v, 96v e 107v; cfr. la descrizione di Klange Addabbo). Legatura moderna con piatti in cartone maculato; dorso in pelle.
Bibliografia
Ilari, Indice, 1846 ; V, 67 ; Bannister, AH 47, 1905 ; 24 ; Lusini, Il Duomo, 1939 ; II, 241-242 no. 1 ; Stablein, Schriftbild, 1975 ; III, lief. 4 ; Censimento dei codici, 1970 ; 1087 ; Klange Addabbo, Codici miniati, 1987 ; 135-138, tavv. CI-CII ; Baroffio, Iter Liturgicum, 1999 ; 238 ; Argenziano, Iconografia sacra, 2000 ; 42-44 ; Panti, Musica nelle esequie, 2003 ; 281-285, 290
Collocazione
F.VI.15
Livello del manoscritto
descrizione esterna