Rime / Dante Alighieri
Lingua
italiano
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Rime / Dante Alighieri
Responsabilita' principale
Alighieri, Dante
Possessori e provenienza
Medici, Cosimo: de'
Data
[1491-1500]
Descrizione fisica
IV, 46, I' (1-48), III' carte : Membr. ; mm 135 x 89
Note generali
cc. 2r-47r (pp. 1-91) Dante Alighieri, Rime. Inc.: Donne ch'avete intellecti d'amore (De Robertis: Dante, Rime). | Si tratta delle seguenti rime: "Donne ch'avete intellecti d'amore", "Donna piatosa e di novella etate", "Gli ochi dolenti per pietà del core", "O voi che per la via d'amor passate", "Ballata i' vo' che tu ritruove amore", "Spesse fiate vengommi alla mente", "Amor e 'l cor gentil sono una cosa", "Quantunque volte lasso mi rimembra" (solo vv. 1-4, poi continua la canzone "Le dolci rime" dal v. 25 al termine), "Amor che muove tua virtù dal cielo" (vv. 1-75), "Io sento sì d'amor lagran possanza" (vv. 1-80), "Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra", "Amor tu vedi ben che questa donna" (vv. 1-4, segue poi la canzone "Quantunque volte lasso", vv. 5-sgg.), "Era venuta ne la mente mia", "De' peregrini che pensosi andate", "Oltre la sphera che più larga gira", "Così nel mio parlar voglio esser aspro", "Voi che 'ntendendo el terzo ciel movete", "Amor che nella mente mi ragiona", "Le dolce rime d'amor ch'io solea" (vv. 1-4, poi "Amor tu vedi ben" dal v. 5 alla fine), "Io son venuto al puncto de la rota", "E' m'incresce di me sì malamente", "Poscia ch'amor del tucto m'à lasciato", "La dispietata mente che pur mira", "Tre donne intorno al cor mi son venute", "Doglia mi reca nel core ardire" (fine al v. 147), "Amor da che convien pur ch'io mi doglia". L'ordine di copia delle rime rispecchia lo stato dell'esemplare, con cc. fuori posto e conseguente interruzione dei testi, proseguiti dopo altri ad essi interposti.
Note di provenienza
Il manoscritto è la prima delle cinque unità codicologiche che costituivano il manoscritto composito di natura fattizia H.VI.31, tutte assemblate entro una legatura su assi ricoperte in pelle impressa. Le cinque sezioni di varia provenienza ed epoca, diverse fra loro anche per tipologia grafica e formato, sono state restaurate e rilegate autonomamente nel 2021. La precedente coperta è conservata separatamente insieme alla relative carte di guardia, di cui la terza reca un indice del contenuto di mano del bibliotecario Lorenzo Ilari (sec. XIX). A c. 1r una nota di possesso quasi interamente evanita (sec. XVI): "Di Cosimo de' Medici e degli amici".
Note all'esemplare
Cartulazione moderna estesa alle originarie guardie (cc. IV e I'), ora segnate 1 e 48; vi si affianca una paginazione che corre da 1 a 91. Le carte di guardia I-III e I'-III' sono cartacee di restauro (2021). Fascicolazione: 1-2(10); 3(12); 4(10); 5(4); segnatura a registro a-e1; inizio fascicolo lato carne. Impaginazione: 22 [85] 28 x 14 [59] 16 - rr. 20/ll. 20 Rigatura eseguita a colore. Scrittura: Littera antiqua Decorazione: Iniziale in oro su fondo blu con fregio marginale (c. 1r), letterine rosse e blu alternate, come pure i segni di paragrafo; rubricato. Legatura restauro su assi rivestite di cuoio (2021); taglio dorato. Il manoscritto è stato restaurato tra agosto e dicembre 2021 dal laboratorio "Restauro carte pergamene e cuoio" di Simone Martini (Firenze).
Bibliografia
Ilari, Indice, 1844 ; I, 188 ; Iacometti, Manoscritti, 1921 ; 219-223 ; De Robertis, Censimento rime VII, 1966 ; 228-229 nr. 368 ; De Robertis: Dante, Rime, 2000 ; 637-639 ; Pezzo, in Bibliotheca, 2014 ; 10
Collocazione
H.VI.31[1]
Livello del manoscritto
descrizione esterna