[Orationes et epistulae]
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
[Orationes et epistulae]
Responsabilita' principale
Manetti, Giannozzo, Bracciolini, Poggio, Micheli, Francesco <1396 ca.-1472 ca.>, Bruni, Leonardo
Responsabilita' secondaria
[Destinatario] Nicolaus <papa 5.>, [Destinatario] Martinus <papa 5.>
Possessori e provenienza
Tegliacci, Alessandro
Data
[1451-1500]
Descrizione fisica
III, 32 (49-80), III' carte : Membr. ; mm 200 x 133
Note generali
1. cc. 49r-58r Iannotius Manettus, Oratio ad papam Nicolaum V. Inc.: Si nobis coram sanctitate tua, beatissime ac sanctissime pater, 2. cc. 58v-66v Poggius Bracciolinus, Oratio ad papam Nicolaum V. Inc.: Scio consuetudinis esse, beatissime pater,omnium qui ad tuam sanctitatem, 3. cc. 66v-71v Franciscus de Paduanis [Francesco Micheli], Oratio ad papam Nicolaum V. Inc.: Si quid, beatissime pater, de rerum tuarum magnitudine hac brevi oratione, 4. cc. 71v-74r Leonardus Brunus, Oratiuncula ad Martinum V. Inc.: Consueverunt, beatissime pater, qui legationis officio fungentes, 5. cc. 74r-75v [Florentinorum epistula ad imperatorem Federicum III]. Inc.: Serenissime ac gloriosissime princeps et domine post humilem recommendationem -- Haec omnia nos devoti filii tui precamur et optamus, 6. cc. 75v-79v [Florentinorum epistula ad Concilium Basiliense]. Inc.: Reverendissimi in Christo patres et domini, post humilem recommendationem -- Audivimus litteras quasdam diffamatorias civitatis nostrae
Note di provenienza
Il manoscritto è la seconda delle cinque unità codicologiche che costituivano il manoscritto composito di natura fattizia H.VI.31, tutte assemblate entro una legatura su assi ricoperte in pelle impressa. Le cinque sezioni di varia provenienza ed epoca, diverse fra loro anche per tipologia grafica e formato, sono state restaurate e rilegate autonomamente nel 2021. La precedente coperta è conservata separatamente insieme alla relative carte di guardia, di cui la terza reca un indice del contenuto di mano del bibliotecario Lorenzo Ilari (sec. XIX)., Il manoscritto appartenne al senese Alessandro Tegliacci, come attesta la nota dell'ignoto possessore successivo: "Dedit michi (sic) Aless(ande)r Tegliaccius die 8 decembris 1581 atque sua humanitate donavit". Alessandro è da identificare forse con l'umanista chiamato nel 1609 da Cosimo II a rivestire la cattedra di Umanità dello Studio di Siena. A c. 49r, nel margine inferiore, inserito nella decorazione, lo stemma sorretto da putti alati ("D'oro, alla croce nera trilobata e tre stelle dello stesso") della famiglia Tegliacci.
Note all'esemplare
Numerazione recente a matita; carte di guardia cartacee di restauro (2021). Fascicolazione: 1-3(10); 4(2); tracce della segnatura a registro, quasi interamente asportata dalla rifilatura; inizio fascicolo lato carne. Richiami orizzontali, in prossimità del margine inferiore interno. Impaginazione: 22 [128] 50 x 20 [75] 38 - rr. 23/ll. 22 Rigatura eseguita a colore. Scrittura: Littera antiqua, cui si devono anche le rare integrazioni a margine. Decorazione: Iniziali in oro a bianchi girari su fondo blu con fregio marginale (cc. 1r, 58v, 67r, 71v, 74r, 75v); fregio a bianchi girari con stemma inserito nella decorazione (c. 49r); rubricato. Legatura restauro su assi rivestite di cuoio (2021); taglio dorato. Il manoscritto è stato restaurato tra agosto e dicembre 2021 dal laboratorio "Restauro carte pergamene e cuoio" di Simone Martini (Firenze).
Bibliografia
Ilari, Indice, 1844 ; I, 49, 50, 111 ; Ilari, Indice, 1847 ; VI, 487 ; Iacometti, Manoscritti, 1921 ; 219-223 ; Kristeller, Iter, 1992 ; II, 154 ; Bracke, Orazioni al pontefice, 1992 ; 141 ; Hankins, Repertorium Brunianum,1997 ; nr. 2355 ; Pezzo, in Bibliotheca, 2014 ; 10
Collocazione
H.VI.31[2]
Livello del manoscritto
descrizione esterna