Tractatus in Evangelium Matthaei / Remigius Autissiodorensis
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Tractatus in Evangelium Matthaei / Remigius Autissiodorensis
Responsabilita' principale
Remigius : Autissiodorensis
Possessori e provenienza
Opera del Duomo Siena
Data
[1126-1150]
Descrizione fisica
IV, 138 (pp. 275), III' carte : Membr. ; mm 570 x 385 (p. 17)
Note generali
cc. pp. 1bis (n.n.)a-1b Tabula capitulorum, cc. pp. 1a-273a Remigius Autissiodorensis, Tractatus in Evangelium Matthaei. Inc.: Ammonendi sumus ut spiritale opus spiritali intentione adgrediamus (Stegmüller, Rep. bibl. n. 7226). | Alle pp. 274-275 copie di lettere imperiali e brevi (secc. XIII-XIV). Alle p. [1bis] Tabula capitulorum; a p. 273 due brani di mani del sec. XIII: "Breve recordationis de oblationibus canonicorum" e copia del diploma di Enrico VI destinato ai senesi originariamente emesso nel giugno 1186.
Note di provenienza
Il manoscritto è identificabile al lemma n. 4 dell'inventario dei manoscritti provenienti dall'Opera del Duomo di Siena, redatto nel 1761 da Giuseppe Ciaccheri (trascr. in Klange Addabbo, Inventari, p. 215-221) e nell'Indice dei manoscritti della Biblioteca, compilato dallo stesso Ciaccheri, con la segnatura XXXXII.A.8 (cfr. ms. Z.I.16, c. 202v).
Note all'esemplare
Il manoscritto si presenta paginato da mano moderna fino a 254; da p. 254 la numerazione è sostituita da una paginazione recente a matita estesa fino alla prima carta di guardia posteriore (c. I') segnata con il n. 275. Il foglio iniziale del primo fascicolo, contenente la tabula capitulorum, non è numerato. Le cc. I-II e II'-III', sono cartacee di restauro. Le cc. III e IV sono di recupero, provenienti da un antifonario del sec. XV. Fascicolazione: 1-16(8); 17(4); 18(6) Impaginazione: 47 [398] 125 x 28 [121 (25) 122] 89 - rr. 54/ll. 54 Decorazione: Iniziali figurate; iniziali ornate; rubricato. Le numerose iniziali (106) che decorano il manoscritto sono di scuola senese e rientrano per le loro caratteristiche nello stile geometrico vegetale primitivo e di transizione, perlopiù formate da nastri che in alto si intrecciano a forma di capitello, confluendo alle estremità in motivi zoomorfo-vegetali (p. 4, p. 94). Per la datazione del codice Garrison e Berg propongono un periodo che si colloca nel I-II quarto del sec. XII. Klange Addabbo invece ne postdaterebbe l’esecuzione alla metà del sec. XII per la presenza di alcune iniziali con caratteristiche riferibili a un periodo più tardo: la sottile riga rossa che incornicia il fondo di alcune aree (pp. 1, 19, 233, 235), oppure certe palmette o fiori di loto dall'aspetto 'spumoso' (p. 171). A parere della studiosa, le iniziali sarebbero attribuibili a un unico artista, fatta eccezione per quella a p. 174. (Klange Addabbo, Codici miniat, 1987, p.p. 52-62). Legatura di restauro con recupero delle borchie metalliche antiche. Non sono in buone condizioni le carte di guardia III e I', che si presentano distaccate dalla compagine.
Bibliografia
Klange Addabbo, Inventari, 1985 ; 215 ; Ilari, Indice, 1846 ; V, 109 ; Garrison, Studies,1953-1964 ; I, 33 n. 66; III, 47 n. 4 ; Berg, Studies,1968 ; 64, 319 ; Klange Addabbo, Fogli senesi,1978 ; 104 ; Klange Addabbo, Testo scritto, 1992 ; 85-91 ; Klange Addabbo, Codici miniati, 1987 ; 52-62 ; Gorman, Codici della Badia Amiatina, 2007 ; passim ; Ceccanti, Infanzia di Gesù, 2005 ; 251
Collocazione
F.I.8
Livello del manoscritto
descrizione esterna