Libellus de Supplemento legendae prolixae / Thomas Antonii Naccii. Legenda parva sanctae Catharinae Senensis / Maximinus de Salerno
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Libellus de Supplemento legendae prolixae / Thomas Antonii Naccii. Legenda parva sanctae Catharinae Senensis / Maximinus de Salerno
Responsabilita' principale
Thomas Antonii : Naccii O.P., Maximinus : de Salerno O.P.
Possessori e provenienza
Piccolomini famiglia, Nuti famiglia, Piccolomini Nuti Giulia, Convento di San Domenico O.P Siena
Data
1401-1425
Descrizione fisica
III, 112 (pp. 1- 224), II' carte : Membr. ; mm 291 x 216 (p. 25)
Note generali
Nr. 1: Il testo termina in realtà a p. 186, con la rubrica: "Explicit Libellus tripartitus de supplemento legende admirabilis virginis beate Katherine de Senis sororis ordinis de penitentia sancti Dominici patris et ordinis fratrum Predicatorum". Segue alle pp. 187-192 un "sermo de venerandis stigmatibus Christi, ponendus supra cum aliis tribus sermonibus intra Officium de dictis stigmatibus ad tale signum", secondo quanto recita la rubrica a p. 192, Nr. 2: Precede, a p. 193r, la rubrica: "Incipit legenda admirabilis virginis beate Katherine de Senis, sororis ordinis de penitentia beati Dominici, ad instantiam reverendi patris fratris Thome, etiam de Senis, tunc prioris Sancti Dominici de Venetiis ordinis Predicatorum valde abreviata et servato ordine capitulorum quam legende prolixe quam alterius per supradictum patrem aliqualiter abreviate ad certum numerum videlicet precise ottuaginta miraculorum eiusdem virginis, reducta per quendam in Christo precipuum dilectum et devotum et probum fratrem Maximinum de Salerno eiusdem ordinis tunc conventualem et presentialiter existentem in supradicto conventu anno Domini M°IIIIcXVII°", 1. pp. 1-192 Thomas Antonii Naccii, Libellus de Supplemento legendae prolixae. Inc.: Compulsus a pluribus venerabilis virginis beate Katherine de Senis non parum devotis (prol.); Quoniam tot et tanta de virgine supradicta meas pervenerunt ad manus (text. I, p. 4); Primus tractatatus (sic) est de quibusdam que ego audivi oraculo vive vocis... Quantum ad primum sciendum quod quemadmodum ego habui (text. II, pp. 11 e 12); Expeditus per Dei gratiam de quibusdam pertinentibus ad aliqualem additionem et explanationem (text. III, p. 112). Expl.: non solum velle aut incipere sed etiam mediare atque perficere. Cui est honor et gloria per infinita secula seculorum. Amen (redactio novissima a. 1417-1418; KAEPPELI, Scriptores, IV, nr. 3761; BHL 1704b; Cavallini-Foralosso: Thomas de Senis "Caffarini", Libellus de Supplemento). Titolo attestato: Libellus de supplemento legende prolixe virginis beate Katerine de Senis distinctum in tres partes, 2. pp. 193-224 Maximinus de Salerno, Legenda parva sanctae Catharinae Senensis. Inc.: Reverende mi prior, iussisti ut postpositis primo et secundo prologis legende (prol.); Vir erat nomine Iacobus civis Senensis, qui uxorem sed ambo de laudabili genere (text., p. 193). Expl.: glorie salvator omnium Iesus Christus, qui cum Deo Patri et Spiritu Sancto vivit et regnat per infinita secula seculorum. Amen (KAEPPELI, Scriptores, III, nr. 3011; BHL 1705c)
Note di provenienza
Il codice, proveniente dal convento veneziano dei SS. Giovannie Paolo, è uno dei testimoni più antichi del Supplementum (cfr. Nocentini, Lo "scriptorium" di Tommaso Caffarini, 99 e n. 68). La datazione è riferibile al limite superiore dell'arco cronologico proposto (1420-25), essendo stato composto il primo testo intorno agli anni 1417-18, mentre la datazione del secondo è dichiarata esplicitamente, nella rubrica a p. 193r, all'anno 1417, A p. 168, nel margine inferiore, una mano del sec. XVII mette in risalto la notizia del distacco della testa della santa e del suo invio da Roma a San Domenico di Siena nel 1381, notizia ricavata dal testo e segnalata nella pagina dalla manicula, A c. IIv, gli stemmi accollati delle famiglie Nuti ("D'azzurro, alla fascia d'argento accompagnata da tre colombe posate dello stesso, 2.1, le due affrontate") e Piccolomini ("D'argento alla croce d'azzurro caricata di cinque crescenti montanti d'oro, 1.3.1"), accompagnati al di sotto a caratteri d'oro (sec. XVIII): "Giulia Piccolomini Nuti. P(ro) S(ua) D(evotione)", A c. IIIr un'ampia nota di mano moderna illustra contenuto e provenienza del ms. (sec. XVIII): "Questo volume contiene il Supplemento, compilato dal beato Tommasso Caffarini, alla Leggenda di s. Caterina da Siena scritta dal beato Raimondo da Capua, nel quale si trovano molti più detti e fatti della santa che Raimondo non scrisse. Et in fine vi è allegata una vita della santa scritta dal beato Massimino da Salerno (una mano posteriore aggiunge il rinvio nel margine inferiore: "a pagina 193"). E detto volume conservato per secoli nel'Archivio del convento, fu trasferito in più onorevole custodia cogl'altri in questa sagrestia l'anno 1705"
Note all'esemplare
Fascicolazione: 1-6(8); 7(9); 8-10(8); 11(10); 12(5); 13-14(8) Fascicolazione: Il fascicolo 7 (pp. 97-114) è un quaterno regolare con l'inserzione di un foglio (pp. 99-100) fra il primo e il secondo.Il fascicolo 12 (pp. 183-192) è un duerno con l'aggiunta di un foglio finale.Tracce della segnatura a registro nell'angolo inferiore destro, in genere asportata dalla rifilatura Inizio fascicolo lato carne Richiami orizzontali al centro del margine, incorniciati Impaginazione: 27 [203] 61 x 20 [60 (15) 62] 59 (p. 25) - rr. 44/ll. 44 (p. 25), con scrittura che spesso utilizza la riga di testa Rigatura: a colore Scrittura: Due mani diverse, una per il testo con limitati ma persistenti elementi non italiani (forse tedesca), l'altra italiana cui si devono le integrazioni a margine (fra cui le aggiunte in scrittura corsiva alle pp. 65-66, 70 e 78-79) e i disegni (pp. 56-66, 81); note marginali di varie mani moderne; maniculae Decorazione: Iniziali a pennello su campo d'oro figurate (pp. 1, 4, 12, 193) o istoriate (p. 112). Iniziali filigranate azzurre di rosso e rosse di bruno, alternate; segni di paragrafo rossi e azzurri alternati; rubricato - Disegni a penna di alta qualità relativi al testo nei margini delle pp. 56-66 e a p. 81, integralmente occupata dai disegni Legatura moderna (sec. XVIII) in velluto rosso su assi, due fermagli di chiusura in argento(?) Paginazione moderna a inchiostro; cartulazione originale a penna nell'angolo superiore destro, inesatta e seguibile solo fino al nr. 60 (p. 121) cc. I e II', guardie cart. di restauro; cc. II-III e I', guardie membr. moderne Discretamente conservato: il foglio iniziale e quello finale presentano le maggiori tracce d'usura, con dilavatura dell'inchiostro e macchie di umidità; anche la miniatura a p. 1 risulta alquanto rovinata; macchie d'inchiostro più o meno estese in corrispondenza dell'angolo superiore destro
Bibliografia
Ilari, Indice ; VI, 518-519 ; Iacometti, Manoscritti ed edizioni ; 53-54 nr. 18 ; Cartotti Oddasso, Caterina Benincasa da Siena ; 1038 ; Cavallini-Foralosso: Caffarini, Libellus de Supplemento ; XVI, XIX, LV-LVII, LXXII, 418 e passim con la sigla S ; Bianchi, Santa Caterina da Siena ; 490 ; Kaeppeli, Scriptores ; 1993 ; IV, 341 nr. 3761 ; Nocentini, Lo scriptorium di Tommaso Caffarini ; 99 n. 68, 120 n. 134, 121
Collocazione
T.I.2
Livello del manoscritto
descrizione esterna