Horae
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Horae
Data
[1451-1500]
Descrizione fisica
168, I' carte : Membr. ; mm 87 x 62 (c. 18)
Note generali
Horae (lacunoso), cc. 1r-12v Kalendarium, cc. 13r-14v Pericope Evangelii (Ioh. I,1-14), cc. 15r-18v Psalmus 91, cc. 18v-22r Tres orationes devotae Gregorii papae (O Domine Iesu Christe, adoro te in cruce pendentem; Domine Iesu Christe, pater dulcissime, rogo te ut amore illius gaudii; Iesu Christu (sic) crucifixo, respice in nos et per tua vulnera; interrotto), cc. 23r-88v Officium B.M.V. (acefalo; cum canticis). | L'Ufficio della Vergine (ripetuto anche alle cc. 102r-114v in forma abbreviata), inizia acefalo con l'invitatorio "Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum"; comprende al suo interno vari cantici (Trium puerorum, cc. 41v-44r; Benedictus, cc. 48v-50v; Magnificat, cc. 81v-82v; Nunc dimictis, cc. 87v-88r)., cc. 89r-v Salve Regina, cc. 89v-90r Orationes, cc. 90v-102r Psalmi (Ps. 45, 46, 87, 96, 97), cc. 102v-114v Officium Beate Marie Virginis secundum consuetudinem Romane Curie, cc. 114v-118v Septem gaudia spiritualia B.M.V. (parziale: solo i primi 2), cc. 118v-121r Orationes B.M.V., cc. 122r-137v Septem Psalmi Paenitalies (Ps. 6, 31, 37, 50, 101, 129, 142; acefalo). | Il primo salmo è acefalo (Ps. 6, inc. "Laboravi in gemitu meo et lavabo")., cc. 137v-144v Kyrie, Litaniae, Rogationes, Agnus Dei, cc. 144v-150v Orationes, cc. 150v-161v Officium Sanctae Crucis (acefalo), cc. 162r-165v Officium Sancti Spiritus (acefalo), cc. 165v-167r Oratio s. Anselmi. Inc.: Domine Deus meus, si feci ut essem reus tuus. | A c. 167r, al termine del testo, il copista annota in rosso: "Que scripsit valleat, semper in Domino vivat ac pro ea roget qui super isto leget".
Note di provenienza
Alcuni santi presenti nel calendario iniziale suggeriscono un collegamento, in quanto all'origine del manoscritto, con l'area veneta (ss. Sotero e Caio, 22 aprile; s. Giustina, 7 ottobre; s. Apollinare, 5 ottobre) sia pure su una tessitura sicuramente toscana, se non fiorentina, testimoniata da santi propri di Firenze come Zanobi (maggio), Giovanni Battista (natività), Reparata (ottobre); unico senese Galgano (dicembre). Se ne segnalano altri più inconsueti come Aniceto, Sotero e Caio (aprile), Eleuterio, Potenziana e Petronilla (maggio), Giovanni Gualberto e Romualdo (giugno), Apollinare e Pantaleone (luglio), Eufrosino, Vitale e Agricola, Teodoro, Brizio e Grisogono (novembre). Alle cc. 22v, 121v e I'v, si rilevano annotazioni di carattere liturgico (sec. XVI).
Note all'esemplare
Numerazione recente a matita; bianchi, ma preparati per la scrittura le cc. 22v, 121v e 167v-168v; guardia cart. moderna (sec. XVII). Fascicolazione: 1(12); 2(10); 3(9); 4-12(10); 13(9); 14-15(10); 16-17(9); i fascicoli 3 (cc. 23-31), 13 (cc. 122-130) e 16 (cc. 151-159) sono quinterni acefali del foglio iniziale, nel fasc. 16 segnalato dal tallone residuo. Il fascicolo 17 (cc. 160-168) è parimenti un quinterno, decurtato del terzo foglio; inizio fascicolo lato carne. Richiami verticali in prossimità del margine interno. Impaginazione: 16 [51] 20 x 12 [30] 20 (c. 18r) - rr. 14/ll. 13 (c. 18r) Rigatura eseguita a colore. Scrittura: Una sola mano in littera textualis; annotazioni di una mano moderna (sec. XVI) alle cc. 19r, 22v, 121v e I'v. Decorazione: Iniziali a pennello e oro ornate (cc. 13r, 53r, 59r, 64r, 68r, 74r, 84r); iniziali rosse filigranate di violetto e azzurre filigranate di rosso, alternate; letterine alternativamente rosse e azzurre; maiuscole acquerellate di giallo; segni di paragrafo azzurri; rubricato Legatura moderna, in pelle impressa su cartone; dorso a tre nervature doppie; taglio originariamente dorato e goffrato. Discretamente conservato, ad eccezione della legatura, parzialmente distaccata in corrispondenza delle cuciture; macchie di umidità
Collocazione
P.VI.67
Livello del manoscritto
descrizione esterna