Ethica Nicomachea ; Metaphisica / [Aristoteles]
Lingua
latino
Tipo documento
Manoscritto
Titolo
Ethica Nicomachea ; Metaphisica / [Aristoteles]
Responsabilita' principale
Aristoteles
Responsabilita' secondaria
[Traduttore] Grosseteste, Robert, [Traduttore] Guillaume : de Moerbeke <ca. 1215-1286>
Possessori e provenienza
Abbazia di Monte Oliveto Maggiore O.S.B. Oliv. Asciano
Data
[1301-1325]
Descrizione fisica
I, 206, I' carte : Membr. ; mm 330x233
Note generali
1. cc. 1r-96v [Aristoteles], Ethica Nicomachea. Inc.: Omnis ars et omnis doctrina similiter autem. Expl.: et partibus legis er consuetudinibus utens. Dicamus igitur incipientes (traduzione di Robertus Grosseteste; Aristoteles Latinus, XXVI, 1-3). Titolo attestato: Incipit liber moralium rerum ad Nichomacum quorundam amicuum suum. Qui liber ad divinam scientiam ac philosophiam refertur moralitur exponendo. Qui liber Ethicorum dicitur, 2. cc. 97r-206r Aristoteles, Metaphisica. Inc.: Omnes homines natura scire desiderint signum autem est. Expl.: ut quidam dicunt neque nec esse principia etcetera. Explicit Methaphisica Aristotilis (traduzione di Guillelmus de Moerbeke; Aristoteles Latinus, XXV, 3.2). Titolo attestato: Hic incipit liber Methaphisice Aristotelis
Note di provenienza
Numerose note marginali e interlineari di mano coeva o di poco posteriore, maniculae e notabilia. A margine fitte note dell'utilizzatore, forse allestitore del corpus, rilevano varianti al testo e spiegazioni di termini. In alcuni casi si configurano come una vera e propria 'divisio' del testo legata alla pratica dell'insegnamento (es. c. 2r), interpretati come indizi di un probabile uso del codice come testo di lezione da parte di un docente (cfr. Fioravanti, in Lo Studio e i testi, 1996, p. 60 scheda 27), Il manoscritto proviene dall'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore come attesta a c. 1r, nel margine inferiore, l'antica segnatura "G. XVIII" (sec. XV); a c. 1v, di mano settecentesca, l'indice del contenuto; sul dorso, cartellino con il titolo in oro e il n. 123 a inchiostro (sec. XVIII); sempre di mano moderna un'altra segnatura probabilmente ancora riferibile a Monte Oliveto, direttamente sul cuoio, "B. 183"; Sul contropiatto anteriore, a matita, la registrazione inventariale "n° 78"; la segnatura attuale è ripetuta nel margine inferiore. Sul verso del foglio finale note erase.
Note all'esemplare
Il manoscritto, di probabile origine della Francia settentrionale (cfr. Fioravanti, in Lo Studio e i testi, 1996, p. 60 scheda 27), è formato da due sezioni, cc. 1-96 e cc. 97-206, sincrone e di uguale carattere testuale. Pur essendo ipotizzabile un'origine separata delle due unità, la compagine è da considerarsi di organizzazione pressoché immediata, vista la presenza di una mano primo trecentesca su ambedue le sezioni (più frequenti nella prima sezione, cfr. c. 13r, più rare nella seconda, cfr. c. 121v): si preferisce pertanto trattare il manoscritto come unitario non omogeneo. La prima sezione presenta note relative al suo confezionamento alla fine del primo e del terzo fascicolo - c. 12v: [...] pro completacione huius sister[...]; f. 36v: [...] debent etiam alii sister. V. - solo parzialmente restituibili a causa della forte rifilatura, che probabilmente deve averne fatte cadere altre. Forse al momento del confezionamento risale anche la nota nel margine superiore del foglio finale (c. 96r angolo destro), parzialmente raffilata "cartarum c[e] 2.e partes/ in toto CCIIII.or". Il manoscritto presenta complessivamente una numerazione moderna a inchiostro; le carte di guardia sono cartacee moderne. Fascicolazione: 1-16(12); 17(14); inizio fascicolo lato carne. Impaginazione (cc. 1-96): 3/33 [184] 110 x 44/4 [110] 4/68 - rr. 44/ ll. 23 ( c. 6, variabili). Impaginazione (cc. 97-206): cc. 5/5/34 [190] 41/5/46/6 x 10/36/6 [111] 5/19/5/37/5 - rr. 48/ll. 27 ( c. 127) Pe r le cc. 1-96, la rigatura è eseguita a colore; per le cc. 97-206, la rigatura traccia un bilineo occupato dal corpo della scrittura con intervallo più ampio tra le linee. Scrittura: littera textualis di due mani ultramontane per le cc. 1r-12v e 97r-206r; di mano italiana le cc. 13r-96v. Decorazione: L'apparato decorativo complessivamente presenta insieme a elementi peculiari alle singole due sezioni, un intervento decisamente omogeneo consistente in iniziali ad inchiostro in blu e rosso e corpo fesso, probabilmente risalente al momento dell'unificazione delle due parti. Cc. 1-96: iniziale su fondo oro (c. 1r), sul cui sfondo viene rappresentata una lezione universitaria (un maestro in piedi davanti a un leggio e un allievo seduto che scrive); alle cc. 16v, 19v, 29v, 39r, 49r, 56r, iniziali decorate con elementi fitomorfi; alle cc. 67v, 77v, 86v, iniziali di grande formato, rosse e blu; iniziali alternate rosse e blu, talvolta filigranate; segni di paragrafo rossi e blu; rubricato. Cc. 97-206: iniziale blu e oro su fondo rosa con racemi e foglie trilobate (c. 97r); alle cc. 107v, 126v, 139r, 141v, 153v, 157v, 163v, 170v, 199r iniziali rosse e blu, alcune di grandi dimensioni, analoghe a quelle della prima sezione, ma di dimensioni diverse; iniziali rosse e blu alternate; segni di paragrafo in rosso; rubricato. Legatura moderna, in pelle su assi di cartone; dorso con quattro nervi. Alcuni fogli sono macchiati, altri presentano piccoli restauri. In numerosi fogli, per es. cc. 66v-67r, l'inchiostro è parzialmente dilavato. Coperta un po' rovinata.
Bibliografia
Ilari, Indice, 1844 ; II, 9 ; Aristoteles latinus, 1961 ; II, 1074-1075 ; Aristoteles latinus, 1961 ; XXVI, 1-3, CLXIII, n. 204 ; Aristoteles latinus, 1961 ; XXV, 3.1, 42, n. 153 ; Kristeller, Iter, 1992 ; VI, 214 ; S. Thomas de Aquino, Opera omnia, 1992 ; XLVII, 27-28 ; Lo studio e i testi, 1996 ; 60, scheda 27
Collocazione
L.III.17
Livello del manoscritto
descrizione esterna